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TRAGEDIA IRREPERIBILE

Quasi introvabile tra le sale cinematografiche italiane. Eppure, Katyn, l’ultima grande fatica di Wajda (L’uomo di ferro, L’uomo di marmo, per ricordare alcuni suoi capolavori), merita, anche perché riapre una pagina oscura del passato europeo: il massacro di 15 mila ufficiali polacchi, operato dai sovietici, ma per decenni nascosto attribuendolo ai nazisti. E’ un passato solo apparentemente lontano, che ancora chiede giustizia e memoria. Se riuscite a vederlo (da qui ci stiamo dando da fare per farlo tornare in qualche sala: nel caso faremo sapere). (GV)

A.Wajda, Katyn

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CENTENARIO SNOBBATO

Il 2008 era il centenario della nascita di Cesare Pavese. Quasi nessuno se ne è accorto. Eppure Pavese è uno degli autori italiani più interessanti e la sua testimonianza umana è drammatica e acutissima. Per capire quanto valga la pena riscoprire l'autore de "Il mestiere del vivere", è da leggere il recentissimo libro di Lauretano.

G. Lauretano, La traccia di Cesare Pavese, ed. BUR

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DOPO L'APOCALISSE

Abbiamo già avuto modo di dirlo. Cormac McCarthy è uno scrittore straordinario, aspro e inquieto. Non è una lettura che può lasciare tranquilli. Ne La Strada, McCarthy racconta di un mondo distrutto dopo una Apocalisse totale. I pochi sopravvisuti lottano disperatamente per sopravvivere. Attraverso questo scenario tragico, un padre e un figlio vivono la loro drammatica avventura con un legame affettivo che strappa commozione. Un libro tra disperazione e speranza.

Cormac McCarthy, La Strada, ed. Einaudi

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PERSONE LIBERE

Le migliori parole per descrivere questo libro - una raccolta di personaggi straordinari, sconosciuti spesso in Occidente -, sono le stesse usate nella copertina del libro: “Nel XX secolo la Russia è stata oggetto di un grandioso, drammatico esperimento di riduzione della persona umana all'ideologia, e di un altrettanto straordinario processo di resistenza dell'io umano a questo tipo di violenza”. Proprio per questo la fatica, insieme letteraria, biografica e di cronaca, di Giovanna Parravicini, fissa nella mente in modo indelebile una serie di figure emblematiche, nelle quali si sono realmente incarnate parole chiave come verità, persona, libertà, bellezza, esigenze costitutive dell'io, fede. Da queste figure si può trarre non solo qualche edificante ricordo passato o qualche cimelio letterario o religioso, ma un percorso di educazione per il futuro tutt’altro che facile che ancora ci attende. (GV)

G.Parravicini, Liberi, ed. BUR

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VITA EUGENTICA GKC PROFETA

Non c'è niente da fare: quando uno è straordinariamente intelligente ed acuto, lo riconoscono anche i nemici. Ed è quello che accadde a Chesterton. In questo libro, rieditato di recente, ma che risale al 1922, l'autore di padre Brown, con straordinaria lucidità e quando serve con il suo umorismo, entrò nell'accesso dibattito dell'epoca sui temi dell'eugenetica, del controllo delle nascite e lo fece da par suo. La cosa straordinaria non è tanto che scrisse queste cose prima di Hitler ma 80 anni fa ed è ancora attualissimo.

G.K.Chesterton, Eugenetica e altri malanni, ed. Cantagalli

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DIALOGHI STRAORDINARI

Nel 1920 Gustav Janouch è un adolescente. Conosce a Praga Kafka, grazie al fatto che suo padre lavorava con lo scrittore, in una compagnia d'assicurazione. Iniziano incontri e dialoghi straordinari per il giovane Janouch. Kafka morirà dopo poco, nel 1924. Resteranno così vivi nella memoria di Janouch, questi incontri, che saprà trarne, tempo dopo, un libro notevolissimo. E' in queste pagine che si ritrova, ad esempio, il giudizio di Kafka su Chesterton: è così allegro che sembra aver incontrato Dio. (GV)

G.Janouch, Conversazioni con Kafka, ed. Guanda

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VERSO IL NATALE CON L'ATEO

Jean-Paul Sartre, l'intellettuale progressista per eccellenza del XX secolo, ateo, nel 1940 è un campo di prigionia tedesco. Scriverà un dramma natalizio straordinario, che sembra al limitare della fede cristiana. Viene messo in scena nel campo anche per alzare il morale degli internati. Bariona, il figlio del tuono. Poi Sartre prenderà le distanze dall'opera, che metterebbe in discussione il suo cliché, tant'è che non era facile ritrovarla nella sua bibliografia. E' comunque una lettura veramente notevole per profondità. (GV)

Jean-Paul Sartre, Bariona, il figlio del tuono, racconto di Natale per cristiani e non credenti, ed. Marinotti

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100 ANNI DI ORTODOSSIA DEL BUONUMORE

Nel 1908 Gilbert Keith Chesterton, GKC per gli amici, scrive una delle più straordinarie e ancora attualissime difese del cristianesimo. Il card. Biffi vi direbbe che l'ha fatto semplicemente seguendo fino in fondo la sua intelligenza. GKC scrive questa "ortodossia del buonumore", come qualcuno l'ha definita, molto prima di entrare nella Chiesa Cattolica. Nel 2008 cade il centenario di questa straordinaria avventura della ragione. Una occasione per farsi un "GKC Day" leggendo qualcosa di veramente inusuale, ancora oggi. (GV)

G.K.Chesterton, Ortodossia, ed. Piemme

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L'UNIVERSITA' TRUCCATA

Ignoro l'orientamento politico di Perotti. E francamente non m'interessa. Quel che interessa è il suo libro, l'analisi spietata e convincente dei mali dell'università italiana, la demolizione di alcuni luoghi comuni (che il problema sia solo aumentare i finanziamenti o chiarire le regole e la governance). Può darsi che qualcuno storca la bocca sul "taglio" americano (d'altra parte Perotti ha insegnato 10 anni al Mit di Boston). Qualcun altro lo classificherà nella comoda 'onda anticasta del momento (Stella del Corsera ha subito recensito entusiasta il libro). In ogni caso, una lettura che val la pena, soprattutto in un momento di alti lai e proteste, molte insincere o disinformate, sulla scuola e l'università.

Roberto Perotti, L'università truccata, ed. Einaudi

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IL TRIBUNALE DEL BENE

Qualche settimana fa, l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha approvato all'unanimità una legge per valorizzare la memoria dei giusti, cioé di quelle persone, nel nostro caso dell'Emilia-Romagna, che abbiano rischiato la vita per salvarne altre e contrastare genocidi come la Shoah. E non solo. All'origine di questa proposta c'è stato anche il riferimento ad una vicenda straordinaria: il tribunale per la memoria dei Giusti in Israele. Il libro di Nissim racconta in modo eccellente questa storia e tante altre storie (dalle più celebri di Schindler, Perlasca ad altre meno note ma ugualmente eccezionali). Da leggere. (GV)

G.Nissim, Il tribunale del bene, Mondadori

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