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VOUCHER NIDI PRIVATI, 3473: PER VARANI SI PUO' FARE

(28/10/2009) - L’operazione voucher per famiglie e nidi privati si può fare. 9204 sono stati quelli richiesti dalle famiglie, 3473 quelli concessi. Il dato è stato ottenuto dal consigliere regionale del Pdl Gianni Varani con un’interrogazione. La spesa totale al momento è stata di 1 milione 323 mila euro, dei quali 568 mila messi dai comuni. L’operazione disponeva potenzialmente fino a 3 milioni di euro provenienti dall’Europa, col concorso in parte dei comuni, e doveva servire ad aumentare le possibilità per le famiglie che lavorano nell’accesso ai nidi privati. Non a caso è un’iniziativa per la “conciliazione dei tempi”. Unico comune a non aver saputo attivare neanche un voucher Imola e ciò sarebbe dovuto al fatto che i richiedenti (55) non avevano i requisiti richiesti, oltre ad esserci – secondo l’amministrazione imolese - problemi di tariffe e costi coi gestori privati. “Il comune ha polemizzato con me per questa mia segnalazione, per altro evidenziata in una risposta ufficiale della Giunta regionale – chiosa Varani - ma ha ammesso che deve rimettersi attorno al tavolo per utilizzare una leva che altri comuni hanno saputo invece attivare. Io penso semplicemente che l’amministrazione imolese non ci abbia creduto ed ha perciò perso occasione e risorse, mentre altri hanno saputo farlo. Viste comunque le resistenze iniziali a sinistra su questa modalità dei buoni, che ha comunque dei limiti oggettivi, la partenza è positiva e mancano ancora i dati di sette comuni importanti”. Questi i dati forniti finora: Unione del Rubicone (Savignano sul Rubicone, Gatteo, S.Mauro Pascoli, Longiano, Borghi, Cesenatico), 583 voucher chiesti da famiglie, 275 attivati, costo totale 69 mila euro; Reggio Emilia, 462 voucher chiesti, 232 attivati, costo totale 101 mila euro; Fiorenzuola d’Arda (S.Giorgio Piacentino, Villanova d’Arda, Cortemaggiore), 253 richiesti, 35 attivati, costo totale 8.366 euro; Faenza, 330 chiesti, 132 attivati, costo 12.597 euro; Imola e circondario (ma si è attivato solo Medicina): 55 richiesti, zero erogati; S.Pietro in Casale (Argelato, Baricella, Bentivoglio, Castelmaggiore, Castenaso, Granarolo, Molinella, S.Giorgiodi Piano), 528 chiesti, 167 attivati, per 59.583 euro; Carpi, 150 chiesti, addirittura 206 attivati, per oltre 50 mila euro; Ferrara, 539 chiesti, 440 attivati con un costo di 128.271 euro; Bologna la top delle richieste, 1650, con 950 voucher attivati per un importo di 512 mila euro; Riccione, Misano e Coriano, 380 richieste, 363 voucher per 151.792 euro; Casalecchio (Crespellano, Zola Predosa), 264 richieste e 186 voucher attivati, per 63.518 euro; Vergato (Grizzana M., Vergato, Castiglione Pepoli), 341 chiesti e 207 accolti per 54 mila euro; Langhirano (solo Traversetolo attivato), 100 chiesti 100 attivati per 33 mila euro; Parma, 260 chiesti, 180 concessi, con 79 mila euro di spesa. Mancano all’appello, perché hanno chiesto una proroga, Modena, Rimini, S.Lazzaro, Forlì, Cesena, Ravenna, Piacenza. “La Regione attiverà ancora questa modalità dei buoni – conclude Varani -, è in corso un nuovo bando per i comuni. Segno che questo approccio più sussidiario e che da tempo io e altri caldeggiamo serve e si può fare, nonostante alcuni limiti discutibili imposti dall’Europa, come ad esempio il fatto che se si perde il lavoro si perde questo voucher. Altra questione da superare ed evitare è che i comuni non pensino di alleggerirsi dei posti convenzionati e dei relativi costi con questi voucher, per risparmiare. Non è possibile”.

Ufficio stampa Varani

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