VOUCHER NIDI PRIVATI: ALTRI DATI CAPOLUOGHI
(18/11/2009) - Arrivano anche i dati altri capoluoghi impegnati nell’operazione “voucher” per nidi privati. Rimini ha saputo attivare 238 voucher su 541 richieste, per una spesa 42.334 euro. Ravenna ha fatto la sua parte con 210 voucher dati a fronte di 550 richieste, con 82 mila euro spesi. A Piacenza sono stati attivati 129 voucher su 240, con 34.500 euro spesi. Modena ne ha attivati 563 su 900 richieste, spendendo 248.650 euro. Cesena ha attivato 99 euro su 240 richiesti, con una spesa di 19.300 euro. Forlì ha attivato 54 voucher su 540 richiesti, con 81.890 euro spesi. Infine un comune non capoluogo, S.Lazzaro di Savena (Bo): assieme a Ozzano ha attivato 62 voucher su 308 richieste, spendendo 20.667 euro. Questi dati – forniti dal consigliere regionale del Pdl Gianni Varani che li ha richiesti alla Giunta regionale – s’aggiungono a quelli già diffusi relativi a diversi altri comuni coinvolti nell’operazione, partita dalla Regione e da Fondi europei per favorire la conciliazione dei tempi e il reperimento di servizi nidi per le famiglie che lavorano. Le differenze numeriche possono dipendere da requisiti mancanti all’accesso da parte delle famiglie o anche dalle convenzioni attivate coi privati. Come già segnalato ed oggetto di polemiche locali, l’unico comune che non è riuscito ad attivare voucher è stato Imola col suo circondario, ma – dopo la segnalazione di Varani - impegni a rimediare sono stati presi pubblicamente dal comune. La giunta regionale ha rilanciato l’operazione anche per il prossimo anno, con un budget che può arrivare a 3 milioni e Varani saluta ciò come “segnale positivo di una nuova modalità di accesso ai servizi sociali, tramite voucher, anche se i criteri fissati in questo caso soprattutto in sede europea la rendono complicata e non ottimale, con in più l’aggiunta di resistenze da parte dei comuni e della burocrazia.”
Ufficio stampa Gianni Varani Consigliere regionale Fi-Pdl
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