RU468: DATI A VARANI CHE REPLICA ANCORA
(19/01/2010) - Sono state, fino a marzo 2009, 1684 le interruzioni di gravidanza in Emilia-Romagna con la pillola Ru486. Circa 42 al mese finora (si è partiti nel dicembre 2005). Il dato è stato fornito dall’assessorato sanità in risposta ad una interrogazione del consigliere Gianni Varani, di fi-pdl. Sono Ivg avvenute “in regime di day-hospital”, aspetto che Varani ritiene in contrasto con la legge 194 e con le disposizioni nazionali associate di recente alla “liberalizzazione” della pillola abortiva decisa dall’Aifa. La risposta dell’assessorato – riportata in sintesi da Varani - precisa il percorso effettivo dell’assunzione della pillola: si prevede un percorso assistenziale di 14 giorni, con l’assunzione il primo giorno in day hospital, un periodo di osservazione di 3 ore il 3° giorno, prolungando eventualmente il ricovero in caso di necessità o se richiesto; se necessario o richiesto, un controllo a casa tra il 3° e il 14° giorno. Sul cosa avvenga del feto espulso – altra questione posta da Varani – la risposta è la seguente: “poiché l’espulsione si presenta come una mestruazione abbondante non è possibile determinare in maniera esatta l’avvenuta espulsione del tessuto embrionale, pertanto il controllo clinico ed ecografico al 14° giorno è necessario per verificare l’avvenuto aborto”. I casi di fallimento della Ru486 sono stati 97, pari al 5,8%, vale a dire che hanno richiesto “revisioni di cavità”, come si precisa nella risposta. Per Varani quanto riferito dall’assessorato conferma a suo avviso gli aspetti più discutibili della pillola abortiva, compresa la delicata e discussa questione del ricovero ospedaliero non effettivamente assicurato e l’espulsione “anonima” del feto, anche se piccolissimo. “Di fatto – commenta il consigliere - solo la somministrazione avviene in ospedale”. Il totale Ivg in Emilia-Romagna è stato di 11.274 nel 2007, 11.124 nel 2008, 2986 nel primo trimestre 2009. “Il lievissimo calo degli aborti – chiude Varani – che la sinistra ha cercato di enfatizzare, quasi per scusarsi di quanto avvenuto per decenni in questa regione, non è comunque abbastanza per dire che qui si è tornati ad una forte cultura della vita e della sua difesa, per la qual cosa non si è visto realmente nessuna seria iniziativa in questa regione”.
Ufficio stampa Varani
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