C'è una bella differenza tra chi chiacchiera della libertà di coscienza e chi - con grande consapevolezza e anticipo sui tempi moderni - per la libertà di coscienza è morto, martire, nel contempo seguendo fino in fondo una fede....
T.Moro, Preghiere e lettere dalla Torre, Ed. osanna
Per chi si fosse, più di trent'anni fa, appassionato al"Potere dei senza potere" (Cseo) di Vàclav Havel, sarebbe cosa buona "chiudere il ciclo", leggendo "Un uomo al Castello". L'uomo diventato simbolo della resistenza al comunismo e antitotalitaria, si ritrova suo malgrado presidente della Cecoslovacchia.... (gv, dicembre 2011)
V.Havel, Un uomo al Castello, Santi Quaranta
Canadese Coupland, canadese McLuhan. Non poteva esserci miscela geografica più interessante a provocare lo scrittore di Generazione X - Douglas Coupland - a scrivere del profeta immaginifico e stravagante del villaggio globale e del "medium è il messaggio": Marshall McLuhan. Un libro-biografia inconsueto, fuori da molti schemi e che merita, soprattutto per quelli che non han letto nulla di McLuhan ma ripetono le sue celebri formule, casomai senza nemmeno sapere che era un cattolico fervente, convertitosi nel '37...... (Gv, 10/2011)
D.Coupland, Marshall McLuhan, Isbn (2009)
Chi si è appassionato a suo tempo a Maus - chi non lo conosce lo vado subito a cercare - sa già che anche un fumetto può essere strumento di straordinaria letteratura e comunicazione. In questo caso, due autori greci c'introducono in modo brillantissimo, attraverso la vita di "Bertie" Russel, alla logica, ai grandi nodi ed ai paradossi della matematica, alle teorie epistemologiche. Niente apologie positiviste - anche se molto si parla delle "teste pensanti" del Circolo di Vienna-, molte domande e problematiche. Russel stesso non è idolatrato, anche se è il protagonista del "comics". In ogni caso, anche se c'è ovviamente chi può essere ostile a Russel... (Thanks to my wife, who suggested this comics. GV, agosto 2011)
A.Doxiadis, Christos H.Papadimitriou, Logicomix, GuandaGraphic
Come ci s'infila nella spirale perversa del successo e della dannazione? E i media sono innocenti quando qualcuno ci s'infila? Per chi voglia leggere una storia esemplare di calcio e dell'inspiegabile catena che porta alla perdizione e al fallimento anche chi è baciato dalla celebrità e dal talento, dentro il turbillon folle dei gionalisti assatanati di notizie, val la pena leggere la biografia schietta di George Best, irlandese di nascita ed uno dei più talentuosi giocatori del campionato inglese tra gli anni '60 e '70, rovinato ancora giovane dall'alcol, che lo porterà alla morte nel 2005. Il libro - editato 5 anni prima della morte - non ha voli pindarici, spiegazioni metafisiche, autoassoluzioni. E' solo visibilmente sincero. Quando muore, Best....
George Best, The Best, Baldini Castoldi
Un libretto come questo, denso di spunti, quesiti e di innumerevoli "links" culturali, fa venire voglia di conoscerne l'autore. Val la pena ovviamente leggerlo, per lo straordinario viaggio che fa compiere nei new media, senza cedere tanto ai "luddisti" contro la Rete quanto ai tecno-progressisti dalla corrazza inscalfibile. Ma ancor di più perché risulta un incontro con una personalità certamente eclettica - e lo scrivo senza sapere nulla di Jonah Lynch, tranne gli accenni nel libro -, carica di curiosità, domande, suggerimenti profondi e sperimentabili. Insomma, vien voglia di incontrare Mr.Lynch. (gv, 25/7/11)
J.Lynch, Il profumo dei limoni, Lindau
Daniel Pennacchioni è autoironico, divertente, profondo. A chi si era stancato delle ultime produzioni della saga Malaussène, il capro espiatorio della Fata Carabina, del Paradiso degli orchi e via dicendo, perché ci vedeva mestiere anziché freschezza, qui, nel Diario di scuola, ritrova il Pennac più eccitante. Fresco, ironico, sincero sulla sua vacillante carriere scolastica - si definisce un "somaro archetipo" - , lo scrittore racconta della sua scuola e del suo fare insegnante. E da speranza contro ogni speranza. Da leggere e casomai da far leggere ai figli. Ma prima agli adulti (Gv, giugno 2011)
Leggi l'articolo completoPotete pensare quel che volete di Pansa, potete immaginarlo nostalgico o pieno di sé, ma è difficile non lasci il segno. Aveva già un quarto di secolo fa messo alla gogna la sua categoria - nella quale ha lavorato ai massimi livelli per 50 anni - con Carte false (e chi scrive lo lesse subito). Ora torna alla carica con un libro "carogna" - sono sue parole - per dire quanto c'è di falso e supponente nella categoria giornalistica. Mezzo secolo di storie e fatti che è bene aver presente per essere almeno più consapevoli di cosa e chi ci imbandisce la quotidiana rappresentazione parziale del mondo. (Gv, 9/5/11)
G.Pansa, Carta straccia, Rizzoli
Quell'italiano cardinale in ritiro sulle colline di Bologna continua a dire cose egregie. In un'ottantina di pagine che risparmiano un anno di storia e letteratura di liceo classico, Giacomo Biffi rilegge a rapide pennellate il risorgimento italiano, con la consueta lucidità e, quando serve, ironia. Le pagine sconosciute sull'Italia di Solov'èv, riportate da Biffi, da sole valgono molto più di tanta manualistica cattolica. Indispensabile per menti aperte, credenti e non, per politici non banali (una rarità invero). Potrebbe far del bene anche a qualche giornalista (difficile ma non impossibile). (Gv, 19/2/11)
G.Biffi, L'unità d'Italia, Cantagalli.
John Waters racconta lo straordinario viaggio che ha compiuto, nella sua Irlanda, attraverso la generazione Peter Pan, per approdare ad una riscoperta inaspettata. E' un viaggio dell'intelligenza e dell'esperienza, con una onestà intellettuale rara. Per menti impegnate a sfatare i luoghi comuni imperanti dell'agnosticismo.
J.Waters, Lapsed Agnostic, Marietti 1820